martedì 5 marzo 2013

La teoria del clinamen: l'evento inatteso.

Gli Epicurei credevano in un mondo materiale, formato da atomi corporei, e regolato da una necessità implacabile.
E poi proponevano un'etica fondata sulla libera scelta tra i piaceri. 
Per salvare quest'idea di libertà, Lucrezio introdusse la teoria del clinamen, ovvero della deviazione casuale degli atomi.



Gli atomi, in virtù del loro peso, cadono nel vuoto
in linea retta (necessità) ma è ammessa
la deviazione fortuita (libertà).


Il clinamen suggerisce un movimento gentile, e impercettibile, ma non lo è. 
La libertà non è mai dolce. 
Sottrarsi alla catena di causa-effetto è uno strappo, anfetaminico e violento.

Spesso, infatti, è più forte il bisogno di sicurezza che l'anelito alla libertà.
È per questo che crediamo in una sorta di principio di uniformità degli eventi (ieri è stato così, dunque oggi sarà così): abbiamo bisogno di pianificare, sapere in anticipo, dormire sonni sereni.

E ci dimentichiamo dell'inatteso.

Un esempio.

Causa
Il marito arriva sempre tardi dal lavoro, quando i bambini dormono già; il marito arriva, e si stravacca sul divano, con indosso dei pantaloni flosci, e si lobotomizza davanti alla TV. La moglie è piuttosto esaurita.

Evento
La moglie, un mattino, decide di litigare con il marito (non ci ha dormito tutta la notte, provando e riprovando le battute della strapazzata): non ne viene fuori nulla di particolarmente efficace né originale. Il marito sta zitto, la moglie non gli fa il caffè come estremo atto di insubordinazione.

Effetto
Il marito torna a casa, per una volta prima che i bambini dormano, e cerca le labbra della moglie prima del telecomando, ma lei ostenta ancora una qualche forma di resistenza. Imbandiscono una cena silenziosa, poi, mentre la moglie ha le mani immerse nell'acqua saponata, lui le sussurra "scusa", e si danno un bacio titubante. Non sono felici, ma si sentono sicuri.

Secondo la teoria del clinamen, potrebbe però accadere un evento inatteso:

Il marito chiama per dire che fa tardi: una cena di lavoro. Beve molto, perché non beve da tanto, e ha bisogno di oblio.




Si concentra su quel neo (o è una lentiggine?) sulla palpebra sinistra della collega carina. 
E, in quel momento, si emancipa dalla schiavitù di causa-effetto (sono marito, ergo mi comporto da persona dabbene) per scegliere quel neo, o quella lentiggine.



Poi, si troverà nuovamente avvolto nel vortice di causa-effetto, e farà un sacco di pasticci, mollando la moglie (causa) e ricevendo un addio dall'amante (effetto). 



Ma il marito rimarrà un essere con la possibilità di declinare il proprio destino, e partirà per un'avventura mozzafiato di quelle che possono essere intraprese solo dagli uomini disperati.


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