Il tempo è quello del sabato sera.
Il tempo è distensio animi, diceva sant'Agostino.
Il tempo oggettivo non esiste: esiste la percezione - parziale, individuale, ma autentica - che diamo alle cose, alle persone, alle situazioni.
Il tempo oggettivo non esiste: esiste la percezione - parziale, individuale, ma autentica - che diamo alle cose, alle persone, alle situazioni.
Non esiste il sabato sera: è un artificio umano, nato per regolare il flusso dello sballo, dell'ozio, dei soldi.
Non esiste il lunedì mattina: è una costruzione umana per disciplinare il lavoro, l'ordine sociale, l'ignavia.
Non esiste rimpianto per il passato né aspettativa per il futuro.
Tutto è presente, tuona S. Agostino.
Il passato non è: non esiste più.
Non fa più male quell'uomo che non ha più chiamato sebbene sembrasse affetto di logorrea, prima che lo baciassi.
Non fa più paura quella cantina dove delle bambine ti hanno chiusa dentro, e tu gridavi, e nessuno ascoltava.
Il futuro non è: non esiste ancora.
Non c'è più allarme per le rughe, perché s'invecchia tutto in un istante.
Non c'è più attesa per quel che saremo, ma non siamo.
Non c'è più notte insonne per quella decisione che prima o poi bisognerebbe prendere, ma non è il momento giusto. Ora.
Tutto è presente, tuona S. Agostino.
Il passato non è: non esiste più.
Non fa più male quell'uomo che non ha più chiamato sebbene sembrasse affetto di logorrea, prima che lo baciassi.
Non fa più paura quella cantina dove delle bambine ti hanno chiusa dentro, e tu gridavi, e nessuno ascoltava.
Non fa più soffrire quell'amica che ti vomitava addosso i suoi drammi, e poi, quando hai detto che avevi il capogiro anche tu, è scappata a vomitare altrove.
Il futuro non è: non esiste ancora.
Non c'è più allarme per le rughe, perché s'invecchia tutto in un istante.
Non c'è più attesa per quel che saremo, ma non siamo.
Non c'è più notte insonne per quella decisione che prima o poi bisognerebbe prendere, ma non è il momento giusto. Ora.
Tutto è ora,
da cogliere
da non rimuginare
da mettere in atto.
Tutto è ora: il vestito della taglia sbagliata, la lavatrice che rumoreggia, babyP che va dai nonni a spifferare che non ho scritto nulla di Proust, le scarpe col tacco che fanno già male.
da cogliere
da non rimuginare
da mettere in atto.
Tutto è ora: il vestito della taglia sbagliata, la lavatrice che rumoreggia, babyP che va dai nonni a spifferare che non ho scritto nulla di Proust, le scarpe col tacco che fanno già male.
anch'io voglio imbucarmi a una festa!!!!!!!
RispondiEliminadomani ti dico com'è andata, non lo facevo da quando avevo 15 anni...
RispondiEliminaIn un periodi di "decisioni da prendere" che non sembra mai il momento, in un sabato sera in cui, dopo aver messo a letto il nanetto, sto attendendo "il momento giusto" per preparargli (l'ennesimo) passato di verdure (che forse e' proprio vero che quando la guardi l'acqua non bolle mai...) incappo nel tuo post, rifletto, annuisco e sorrido!:)
RispondiEliminaE poi mi chiedo: chissa' come stara' andando la festa... ;)
La festa non è più. Oggi un leggero cerchio alla testa :)
EliminaImbucarsi alle feste (a proposito di tempo) fa tanto teenager! ^_^
RispondiEliminaBrava, "Dudu". Ti sei impegnata questa volta :)
RispondiEliminaMi piace un casino come scrivi!!!!
RispondiEliminaFra quella del Bar davanti al RockCity
Grazie!
RispondiElimina... il bar davanti al RockCity?!