mercoledì 26 marzo 2014

Cosa c'è in fondo ai miei occhi?

Aristotele descriveva la conoscenza come un unico processo che dai sensi va all'intelletto (non vi è nulla nell'intelletto che prima non sia stato percepito dai sensi), dal singolare all'universale.
La sensazione è un'alterazione, positiva.
Tra i cinque sensi la vista è privilegiata: evidente, affidabile, cattura immagini e le spedisce a quella grande sala che è la memoria.

Gli occhi dei bambini, esseri lievemente sproporzionati, sono più grandi del normale: non vedono più cose, le vedono meglio, le girano e rigirano per osservarne ogni lato - dietro, sotto, di sghimbescio -.

Io e baby B avviciniamo i visi, fino a che la punta del mio naso tocca la sua. Spalanchiamo gli occhi, da civette, e iniziamo a giocare.





- Cosa c'è in fondo ai miei occhi? -, chiede lei.

- I battiti del cuore degli adulti, aritmici, come lucine del luna park, una accesa una spenta, una accesa una spenta,
principesse con smalti metafisici,
nuvole che non corrono, che non si sfilacciano; che non vanno da nessuna parte,
adulti indaffarati: devono preparare pranzi, emettere fatture, twittare aforismi di Oscar Wilde,
anamnesi di una vita nell'acqua,
i leggings lisergici delle tue amiche,
le mie sopracciglia - corrucciate, euforiche, malinconiche, scollate, uggiose -
le lettere dei libri dei grandi, in particolare la K (molto rara), che evaporano nei tuoi sogni la notte,
gelati pallidi, biologici
e la maglietta col leone che ruggisce -, rispondo io.

Tocca a me:

- Cosa c'è in fondo ai miei occhi? -.
- Ci sono io, in fondo ai tuoi occhi. -, risponde lei.




domenica 16 marzo 2014

ἔνδοξα [opinioni autorevoli]



MAGAZINE

Venerdì di Repubblica.
"La filosofia di una mamma e di sua figlia"
(Marco Filoni, 29/03/2013)

Style/VanityFair
"I blog da seguire: parola di blogger."
(Rossella Boriosi, 14/02/2014)

Extratorino.
"La rete delle mamme"
(Francesca Fimiani, marzo-aprile 2014)

Torino - Repubblica.it - Pink Turin
"Nel blog di Vittoria la mamma è una filosofa."
(Federica Rocca, 7/04/2014)

VanityFair.it
La filosofia della prof precaria.
(Monica Coviello, 27/11/2014)

RADIO

Intervista per Radio San Marino.
"La filosofia secondo babyP)
(Emanuela Rossi, 4/02/2014)
Qui l'intervista.

WEB

Intervista su Rai Edu/Rai Filosofia.
"Web stories. La filosofia secondo babyP."
(3/02/2014)

Intervista su Genitori crescono
La filosofia secondo babyP
(Chiara Bogo, 17/04/2014)









mercoledì 12 marzo 2014

Portami con te!

- Portami con te!, - miagola BabyP quando vado a lavorare o dal parrucchiere o a comprare confezioni in offerta di soluzione fisiologica.

BabyP non va a lavorare né dal parrucchiere né a comprare la soluzione fisiologica in offerta.
BabyP va a zonzo per l'Iperuranio.
- Portami con te!, - la imploro. 

Platone raccontava che la nostra anima è simile a un carro alato, tirato da due cavalli e guidato da un cocchiere. Un cavallo è bello e buono e tende a salire, l'altro è brutto e cattivo e trascina l'anima sulla terra. Il cocchiere fatica molto a mantenere l'andatura di quei due cavalli imbizzarriti, uno per le cose del cielo, l'altro per le cose della terra. Più l'auriga è esperta e tenace più facile sarà tenere a bada il ronzino scontroso, e condurlo verso il mondo delle Idee.




L'anima di babyP, come quella di tutti i mortali, è composta da tre parti: un cocchiere (la ragione), un purosangue sempre arrabbiato (la parte irascibile) e un cavallo senza pedigree, in preda alle passioni (la parte concupiscibile).
Senza alcun apparente sforzo la sua anima vola verso l'alto, come se fosse fatta d'elio: il cocchiere sussurra paroline magiche ai cavalli, e quelli, disciplinati, trottano in direzione dell'Iperuranio, la bella copia del mondo di quaggiù.

BabyP sta sopra il cielo, dove il lavoro è pagato e gratificante, dove chiedi al parrucchiere il taglio di Alexa Chung e ti ritrovi uguale a lei - i capelli, gli zigomi alti, le serate nei club londinesi -, dove la soluzione fisiologica libera il cuore congestionato.




A volte, babyP mi prende la mano e prova a portarmi lassù, ma i miei cavalli sono recalcitranti, pigri, con gli zoccoli ancorati al cemento. Mi sorride, compassionevole, e mi dice: - Portami con te!
Andiamo insieme per le strade di cemento; lei sembra volare anche lì.