venerdì 9 ottobre 2015

Se avessi quattro anni.

Se avessi quattro anni mi concederei il gelato tutti i giorni, cono cioccolato e fragola. Mi sfregherei la mano sulla faccia – la faccia striata di marrone e rosa - per poi infilarla in quella di mia madre così da rimanere appiccicate insieme.




Se avessi quattro anni vorrei sempre distribuire il pane all'asilo, una carica a vita. Passerei tra i tavolini, gli occhi famelici degli altri bambini dentro il mio cestino, e porrei la domanda decisiva, esistenziale: Vuoi l'isola (il fondo del pane) o il cannocchiale (la fettina di pane, da scavare nella mollica, e usare come strumento galileiano)?

Se avessi quattro anni bacerei maschi, fiori, la gonna di tulle da ballerina, femmine, cani; bacerei ciò che che mi piace. Saprei subito cosa mi piace, avrei occhi orecchie e naso epidermici, e allora lo bacerei, senza perdere tutto quel tempo a valutare le conseguenze.
Bacerei anche le lumachine quando spuntano dal loro guscio. E mia madre: un giorno proverò imbarazzo nel farlo.




Se avessi quattro anni starei sempre nuda al mare, a leccarmi la pelle e succhiarmi una ciocca di capelli di sale. Ai polsi polpi e al collo alghe, una stella marina a mo' di fermaglio, correrei dagli altri bambini: C'è lo squalo!, e li spaventerei moltissimo.
Nuoterei a cagnolino, rapido e arruffato, dietro le bracciate a stile libero di mia madre: dentro il mare blu, profondo, le farei uno scherzo: C'è lo squalo!, e la spaventerei moltissimo; lei mi prenderebbe la mano e galleggeremmo a pancia in su.
Schizzerei, sputacchierei, soffierei sul mare fino a formare marosi enormi. Io sarei la regina degli abissi, e spaventerei moltissimo anche lo squalo.

Se avessi trentotto anni mi ricorderei dei baci e delle lumachine e degli abissi perché la memoria è una bambina piccola che custodisce dentro di sé tutti i miei segreti. 

1 commento:

  1. Mi è capitato, cercando tra i blog di filosofia, questo tuo bel ricordo d'infanzia. Sei stata brava nel far sentire le tue sensazioni.
    Si può, evidentemente, attraverso una figlia, rivivere la propria infanzia e rivivere la propria madre.
    Sarai amica di tua figlia più che madre, ciò la renderà emancipata e spensierata.
    Tua figlia, un giorno, concepirà una sorella!

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