Non sono mai stata un'inguaribile ottimista. Dubito fortemente di gente come Leibniz che asseriva che "viviamo nel migliore dei mondi possibili".
Eppure, in questa fine d'anno, diversi segnali mi conducono a provare, per una volta, a cambiare punto di vista.
Segnali filosofici, s'intende.
Per fare un esempio, basta osservare come si sono concluse le birre di Natale:
Segnali filosofici, s'intende.
Per fare un esempio, basta osservare come si sono concluse le birre di Natale:
Pollicioni su, soddisfazione generalizzata per l'anno trascorso, "mipiace" alla vita, speranze confuse ma appassionate per quello che verrà.
E io sarei rimasta l'unica...?
Mancano una manciata di giorni alla fine dell'anno, e il mio proposito sarà questo: diventare come il Candido di Voltaire. Meno ingenua e sfigata, se possibile, proverò a essere il bersaglio dello scherno del filosofo francese. E babyP sarà la mia Pangloss-Leibniz, guida per comprendere perché "tutto va per il meglio":
Noi lo inizieremo volando verso un luogo dove ora la temperatura è sui 15 gradi. Il che contribuirà a farci correre felici sulla spiaggia, sospendendo le espressioni facciali da muso lungo.