giovedì 21 febbraio 2013

La vita è una festa.

La vita è simile a una festa, diceva Pitagora.
Alcuni vi partecipano per la gloria e i soldi, altri solo per assistervi - e sono i migliori - perché cercano la verità.

La vita è simile a una festa, ma le feste possono essere molto divertenti o parecchio deludenti. 

Ci sono feste dove 
si è fatta tappezzeria, col vestitino carino e le gambe bloccate,
si è ballato con le amiche fino all'alba, sguaiate ed euforiche,
si è osservato l'uomo dei sogni che baciava un'altra, per tutta la notte, e si è finite per dare baci molli al primo che capitava, 
si è bevuto molto, e straparlando come tutti quelli che hanno bevuto molto, ci si è sentiti a un passo da qualcosa, forse una grande verità,
si è bevuto molto, e tutti sono andati via, e si è rimasti lì, ad accarezzare il proprio vuoto e stropicciarsi gli occhi senza espressione.

La vita è una festa, e va osservata dall'alto, per capire cosa succede in quella baraonda di donne dagli occhiali scuri, bambini che frignano e poi ridono, uomini che vanno di fretta.






La vita è una festa, e bisogna starle dentro, per come si è, e non per come si vorrebbe essere.
Coi pantaloni di una taglia in meno, che lasciano i segni sulla pancia, la maglietta a righe e le scarpe da ginnastica inzaccherate. Sussurrando segreti nelle orecchie di un cane. In preda alla ridarella. Salutando il verduriere, la quarantenne con le zeppe, il tabaccaio, il ragazzo col piercing sul sopracciglio, e vedere l'effetto che fa. Dicendo Sto bene se si sta bene, e Sto male se si sta male.





La vita è una festa, ma quando diventa noiosa, soffocante, smisuratamente difficile si può volgere lo sguardo altrove, e respirare.







La vita è una festa, ed è meglio andarci accompagnati se la vista è annebbiata e il passo incerto.
Con un coniglietto che odora di sonno. Stringendo forte una bambina che non ha paura. Giocando alle cose belle, una nuvola a forma di cactus, con le braccia all'insù, un cono gelato con sette gusti, una canzone che parla di esseri marini che gorgheggiano in sirenese.





La vita è una festa dove ci sono occhi che colano rimmel, bocche che aspirano fumo caldo, braccia irrigidite che allontanano, e una mano piccola che accenna un invito a ballare.







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