giovedì 11 ottobre 2012

BabyP è epicurea. Io no.

Epicuro risulta simpatico a tutti.
Innanzitutto non era snob come gli altri filosofi: aveva aperto le porte della sua scuola del "giardino" a tutti, comprese donne e schiavi. Vivevano in maniera comunitaria, lontano dai tumulti e dai pettegolezzi di Atene, e secondo i principi filosofici dell'amicizia, della libertà e della frugalità.
Il suo pensiero, poi, è terapeutico: non solo ci spiega come guarire dalle paure, ma ci svela anche qual è la via per essere davvero felici.

La felicità è il piacere, ma non il primo che ci passa per la mente.

Epicuro invita a un calcolo razionale dei piaceri per evitare l'inseguimento di un piacere che non porterà mai a un progetto di felicità.
Potremmo classificare i piaceri in:
1) non naturali e non necessari (potere, ricchezza, fama)
2) naturali ma non necessari (bere champagne, mangiare a un ristorante "stellato", avere una liaison con Johnny Deep)
3) naturali e necessari (amicizia, libertà, pensiero, bere e mangiare sobriamente)

La mia lista, hic et nunc:

a. iPhone 5: abbandono definitivo dei miei cellulari in offerta a 59.90
b. piscina in casa per riuscire a nuotare e lavare via i pensieri
c. scuola modello-Svezia ma a 5 minuti da casa
d. stuolo di tate, collaboratrici, cuoche sopraffine; un maggiordono/general manager della mia vita
e.aperitivo -lungo, lunghissimo- con le amiche
f. il faccino del '99, e pure la mise spagnola
g.tramezzini di Miretti
h. leggere, leggere, leggere. indisturbata in mezzo al mare



Analisi della lista dal punto di vista epicureo: il mio progetto di felicità risulta essere infondato. 
I piaceri a), b), d), f), g) appartengono alla categoria dei più turpi piaceri, surrogati di quel che veramente desideriamo, ma non abbiamo.
I piaceri c), e), h) rientrano sì nei desideri naturali (svolgere decentemente il proprio lavoro, l'amicizia, il leggere) ma macchiati da condizioni non necessarie (la Svezia come modello scolastico in Italia? le amicizie utili solo per bere birre e strafogarsi di pizzette? la lettura nel silenzio del mare e non alle 6 in pullman mentre si sta andando a lavorare?).

La lista di babyP:

a. Amicizia sincera e disinteressata.
b. Pasto frugale di briciole ("mandami un pentolino di cacio perché possa scialare un po'")
c. Anelito alla libertà.
d. Pensiero puro.



Analisi dal punto di vista epicureo: il progetto di felicità di babyP risulta essere corretto, equilibrato, fonte di futura soddisfazione per la mamma. Tutti i desideri, infatti, sono catalogabili tra i piaceri naturali e necessari.




4 commenti:

  1. Pepè ha capito tutto dalla vita!!
    :)

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  2. pepè ha capito tutto dalla vita!
    :)

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  3. dunque tra i piaceri della mamma (aperitivo) e quelli di babyP (pasto frugale di briciole), intrufolerei l'organizzazione di un momento (merenda) con il qui presente signorino Seb e la di lui mamma V. Troppo tempo passò. Next week?

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  4. Veramente divertente e ben congegnato esempio di priorità.
    Più si cresce è più si diventa complessi in senso negativo.
    La perfezione si raggiunge infatti togliendo e non aggiungendo.
    Loro partono dal poco ma importante, ma soprattutto non velleitario (se l'aggettivo è giusto).

    LexMat

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